Picnic PostNL, Fabio Jakobsen deluso ma motivato: “Voglio tornare a vincere al Tour de France”
Fabio Jakobsen il prossimo anno vuole rimediare al suo deludente debutto con la nuova squadra. Il velocista neerlandese, che nel 2025 sarà al suo secondo anno con la maglia di quella che ora si chiama Picnic PostNL, è stato totalmente onesto riguardo a quanto è andato storto in questa stagione appena conclusa. Per il 28enne negli ultimi 12 mesi c’è stata una sola vittoria al Giro di Turchia e pochi piazzamenti degni di uno sprint vincente e affermato come lui che può vantare 46 vittorie in carriera, ma ciò che è balzato all’occhio è stata una condizione atletica davvero poco brillante, soprattutto al Giro d’Italia.
“Sì, mi sento responsabile della posizione in cui mi trovo – ha detto Jakobsen in una recente intervista rilasciata al giornalista Daniel Benson – Sono il finisher, quindi voglio essere l’uomo che riesce a fare risultato alla fine. L’ho fatto in passato e voglio farlo anche in futuro. Il lavoro che devo fare è iniziato a novembre e continuerò a lavorare fino a marzo e poi fino al Tour de France. Questo è di nuovo il grande obiettivo. Nel mezzo, dobbiamo fare progressi e migliorare. Sono motivato. Quest’anno non è stato il massimo, ma con una nuova squadra bisogna sempre adattarsi e trovare la propria strada. Credo che ci aspettassimo di più, ma non è che fossi molto lontano. Volevamo solo passare al livello successivo e competere per le vittorie ovunque, invece di inseguire solo i risultati”.
Il 2024 è stato per lui una sorta di ambientamento nelle dinamiche del nuovo team. “Bisogna adattarsi al nuovo programma di allenamento e alle nuove attrezzature. Ho avuto qualche piccola battuta d’arresto, che negli sport di alto livello può diventare piuttosto significativa. Ma penso anche che lo sport sia progredito: tutti sono migliorati. Anch’io devo migliorare, soprattutto qui, dove c’è meno esperienza e più giovani. Le cose sono migliorate un po’ alla fine dell’anno, ma come ho detto, possiamo ancora progredire. Do sempre il cento per cento, ma negli sport di vertice a volte non basta. Ma posso guardarmi allo specchio e dire che ho dato tutto”.
Quella appena conclusa è stata però una stagione partita con il piede sbagliato. “Quest’anno ci è mancato un po’ l’inizio. All’UAE Tour sono andato bene, ma non abbastanza per vincere. Ho avuto alcune gare in cui sono stato decente, ma non sono riuscito a vincere. Sono stato quasi in testa ma non ci sono riuscito, soprattutto al Giro, dove non ero al meglio. Sono sempre stato uno dei primi a mollare e non sono mai stato veramente in lizza per la vittoria nel finale. È un aspetto su cui devo lavorare – ha ammesso Jakobsen, che però ha visto miglioramenti nella seconda parte dell’anno – Ma tra il Giro e il Tour ho fatto un passo avanti. Sono stato molto concentrato per sei settimane, ho cambiato il mio approccio all’allenamento e ho perso un po’ di peso. Al Tour ero più vicino [alla vittoria, ndr], ma voglio fare tesoro di questo risultato l’anno prossimo”.
Lo sprinter neerlandese, ex campione europeo in linea, spera di aver trovato la fiducia per tornare quello di una volta. “Per certi versi sì, ma partecipo ancora alle gare credendo di poter vincere. Soprattutto negli ultimi uno o due chilometri. So che se sono in una buona posizione, posso competere. Spesso ero troppo fuori posizione e non ero abbastanza forte fisicamente per sprintare. Quindi non si tratta solo di fiducia – ha detto il 28enne in conclusione – Voglio iniziare la stagione con alcune vittorie e poi concentrarmi sulla vittoria di una tappa al Tour de France. È l’apice di questo sport e io ho vinto solo una volta. Voglio vincere una seconda volta”.
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